Otoplastica
L’otoplastica è un intervento chirurgico che ha come obiettivo quello di modificare la forma delle orecchie. Spesso le "orecchie a ventola" costituiscono un problema psicologico importante anche nei bambini in età scolare. Le tecniche utilizzabili per il riavvicinamento del padiglione auricolare sono molteplici; in funzione della porzione deformata (antielice, lobo, conca auricolare..) si procede con l'intervento adeguato per correggerla.
L’incisione cutanea viene sempre eseguita nella porzione posteriore del padiglione auricolare e di conseguenza l’esito cicatriziale risulta praticamente invisibile. L’intervento va eseguito in anestesia locale e si consiglia una sedazione cosciente in presenza di anestesista ed in ambiente chirurgico.
L’intervento non è particolarmente doloroso ed il fastidio regredisce dopo circa una settimana. La sutura utilizzata è solitamente riassorbile ma i controlli post-operatori sono comunque consigliati. Per due mesi va indossata, almeno di notte, una fascia contenitiva.
Prima
Dopo
Alcune risposte
La prima visita è sempre gratuita.
L’intervento di otoplastica corregge un inestetismo del padiglione oculare. Il paziente che riscontri tale difetto estetico può consultarsi con un medico chirurgo per capire le reali necessità di intervento.
Lo sviluppo delle orecchie giunge a completamento già in età scolare; già dopo i 6 anni ci si può sottoporre all’intervento. In caso il paziente che si sottopone all’intervento sia molto giovane verranno ovviamente prese le dovute precauzioni: verrà somministrata una sedazione profonda in modo che il piccolo paziente non assista vigile all’intervento, restando sereno prima, durante e dopo la chirurgia.
Certo, è possibile operare un solo orecchio. Si consiglia tuttavia, nella maggior parte dei casi, di operarli entrambi per garantire al paziente la migliore simmetria.
Assolutamente no. L’intervento di otoplastica mira solo a raggiungere l’armonia estetica del paziente, non viene dunque toccato alcun organo, osso o muscolo ma solo il padiglione oculare.
Si tratta di una infiammazione del pericondrio, componenti cartilaginee che caratterizzano l’orecchio esterno. Questo problema è piuttosto frequente nei giocatori di rugby per cui i traumi frequenti localizzati alle orecchie causano la comparsa del disturbo che deforma la struttura del padiglione.
Assolutamente no, i pazienti non avvertono nessun dolore.
L’intervento di otoplastica viene eseguito in anestesia locale e sedazione profonda. Nei bambini, talvolta, si può operare in anestesia generale.
Dopo la prima medicazione verrà sostituito il “turbante” con una fascia più sottile, da indossare 24 ore al giorno durante la prima settimana postoperatoria, volta a garantire la migliore guarigione delle suture proteggendole inoltre da eventuali traumi. Per la seconda e terza settimana dall’intervento sarà possibile indossare la fascia protettiva nelle sole ore notturne.
L’intervento non lascia cicatrici visibili in quanto nascoste dietro le orecchie pertanto anche in caso di capelli corti o raccolti non sarà assolutamente possibile notare la loro presenza. I punti di sutura, inoltre, sono riassorbibili e quindi non necessitano di rimozione.
Prima di poter fare la doccia sarà necessario attendere la rimozione della medicazione a “turbante”.
È consigliabile attendere un mese dall’intervento prima di indossare nuovamente gli occhiali al fine di garantire la migliore guarigione possibile.